Più gonfio di sempre, più giovane di sempre, il Presidente Silvio B. si trascina lento sul palco.
Sa che deve fare un comizio di quelli che si ricorderanno per mesi, sa che deve ripulire la sua immagine infangata dal "Bruto" Veronica L., le cortigiane disinibite ed i premier stranieri col cazzo in tiro.
E questa volta sarà durissima, poichè non ci sarà nessuno "Ronaldinho" da annunciare, o "Kakà" da trattenere.
Il giovane satireggiante Presidente Silvio B. si asciuga la fronte, si rinfresca il trucco, si aggiusta gli angoli della giacca e inizia lentamente a salire i gradini.
Ripassa mentalmente tutti i punti cardine del discorso: l'Italia che non vuole bene, la famiglia, la spazzatura dei giornali comunisti, il complotto internazionale e le tv di Murdoch.
Poi arriva sul palco, e sente la folla acclamarlo.
Un brivido gli solca la schiena, l'ansia da prestazione lo assale come una belva. Lui alza la mano per salutare e schiarirsi la mente e poi finalmente li vede.
Gli angoli della bocca si inumidiscono, e lui vorrebbe quasi passarsi la lingua sulle labbra per pregustarsi il sapore degli osanna che stanno per esplodere dalla folla.
Democrazia, nobiltà d'animo, amore, dignità.
Lui non riesce a crederci, ce l'ha fatta di nuovo, forse una speranza per il Presidente Sivlio B. c'è ancora! Altro che complotto,spazzatura e Murdoch. Qui si parla di valori cristiani, forse anche L'Avvenire la smetterà di rompergli i coglioni!
Lui, l'uomo che in questi giorni è sprofondato in una melma fatta di prostitute da offrire in baccanali ad il Re tronfio, vizi da satiro, ragazzine ammiccanti, ville con donnne nude o seminude che allietano il riposo per le terga e pudenda di premier-amici esteri con un'erezione poco costituzionale, bidet solcati da milioni di deretani illustri da sfoggiare come fosse una colonia appena conquistata al cugino francese.
Lui, l'uomo che ha gettato l'Italia di Dante e Leonardo, Berlinguer e Moro, Meucci e R.L.Montalcini (solo per citarne alcuni) in un inferno popolato da personaggi del calibro di Costantino e Moccia, Carfagna e Borghezio, Fede e Giordano(solo per citarne alcuni).
E' lui, proprio lui, che parla di democrazia,nobiltà d'animo, amore e dignità.
Pochi passi più in là del palco, però, l'arcano mistero è svelato...l'ovazione non è poi così plebiscitaria e spontanea, i servi del Re Silvio B. hanno preparato tutto ad arte per evitargli un nuovo Piazzale Loreto (presentato da Bruno Vespa).
Forse l'Italia sta piano piano risvegliandosi da un torpore durato 15 stra cazzo di anni.
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