12:45 AM

Cause everyday you'll hear me say...Baby I'm yours.

Comunicato redatto da tommygun


The age of the understandment- The Last Shadow Puppets

Avete presente l'ep fatto uscire Dagli Arctic Monkeys un paio di anni fa chiamato "Leave before the lights come out"? Bene, e ricordate il b-side di quel LP, "Baby I am yours"?
Mettetelo da parte.
Ora, ripensate per un attimo a "505" da "Favourite Worst Nightmare".
Il disco dei TLSP è praticamente un mix di questi due brani, ritmi lenti, liriche incentrate su un unico argomento(sta a voi scoprirlo dopo il secondo numero 2), che alternano la voce di Turner a quella del suo clone(vocale) Kane.
Niente chitarre in infuriate, niente pezzi da 3 minuti come schiaffi in faccia, niente bassi-batteria-bassi.Ma il disco non stufa, anzi, è bello!
Rileggere in chiave "romantica" Turner è davvero strano, la sua voce si presta benissimo per questo scopo (e lo stesso si dica per Kane, per il noto principio della Transitività...), i pezzi davvero si fanno piacere.
Prendete ad esempio il trittico "Only the truth"-"My Mistakes Were Made for You" - "Black Plant", difficilmente non lo si nota la primo ascolto, personalmente è il momento più alto del disco.
La title-track, "The Age of the Understatement", è quella che apre il disco: è stata anche il primo singolo dell'album, ogni commento mi sembra superfluo...nella Perfida Albione non sono mica scemi!

Complessivamente un bel disco.

7/10




2 comments:

accento svedese ha detto...

Ti dirò che non mi ha colpito un granchè. Mi ha comunicato freddezza, sembra qualcosa di pensato a tavolino. Grandi arrangiamenti, canzoni impeccabili ma manca qualcosa.

Però ogni volta che lo ascolto mi viene sempre una gran voglia di ascoltare i Coral, un gruppo troppo sottovalutato che fa queste cose da parecchio tempo e da noi nessuno se lo caga.

tommygun ha detto...

Sì, condivido il fatto che sia una (astuta) trovata quella di lasciare spazio alla vena "sentimentale" di Turner in un progetto dove, tutto sommato, esiste solo lui.
Tanto, il solo nome porta introiti. A dismisura per giunta.
Ma sinceramente il disco mi piace, alcuni pezzi davvero mi hanno colpito.
E gli arrangiamenti, sinceramente, sono incredibili a tratti.
Però quel senso di freddezza che dici tu non l'ho trovato :)
E c'è un pezzo dell'ep, "In the heat of the morning", che sembra uscito pari pari dalla mente (ultra)prodisgiosa di David-Ziggy-Bowie!